Buongiorno,
agli amici di #Serino che in queste ore mi hanno chiesto il perché mi sia schierato per il #NO al #ReferendumCostituzionale proverò a spiegarlo con un esempio chiaro e concreto:
Se a Serino andassimo a ridurre i Consiglieri comunali, da 16 (12 eletti in maggioranza e 4 all’opposizione, senza contare il Sindaco) a 12, questo non aumenterebbe la qualità della rappresentanza ma anzi determinerebbe un taglio della democrazia per via della riduzione dei rappresentanti istituzionali.
In pratica è più facile che un Consigliere comunale onesto e competente rimanga fuori a discapito di una Fausta Molisse (attuale assessore all’Acquedotto e alla Pubblica Istruzione) qualsiasi con il conseguente risultato che i cittadini continuerebbero a rimanere senza acqua e relative informazioni a riguardo nonostante viviamo nel “paese dell’acqua” e malgrado il Comune, nel corso degli anni, abbia speso migliaia di euro per un addetto stampa.
A Serino un Assessore percepisce circa 1.100 euro lordi (800 netti) al mese in base all’aliquota che si sceglie. Il Sindaco prende circa il doppio se ricordo bene. Comunque per come la penso io questa indennità è anche poca se il rappresentante del popolo in questione svolge in maniera seria, quotidiana e redditizia per la collettività il proprio dovere. Allo stesso modo anche un euro è rubato se si va al Comune solo per bere caffè, per fare gossip o i fatti propri.
Pertanto non è un problema di quantità ma di qualità dei rappresentanti istituzionali!
Finquando a livello nazionale i più verranno scelti dai capi partito e dalle lobby, anche grazie all’attuale ignobile legge elettorale, e a livello locale si continuerà a votare il parente, il compare, l’amico e colui che può fare il “favore” anche se interessato unicamente a perseguire i propri interessi, totalmente inadeguato e analfabeta (mi fermo qui per carità di Patria) allora poi di fronte agli sfracelli non prendiamocela con le Istituzioni, senza fare alcuna distinzione di sorta tra persone preparate e coloro che sono inadeguati, ma con noi stessi.
A proposito della situazione drammatica e grottesca che viviamo, nel serinese, per la mancata erogazione dell’acqua, ormai anche nelle ore diurne, ricordo a tutti che il 2 Ottobre 2017 (quindi esattamente 3 anni fa) il sottoscritto, quando ricopriva ancora il ruolo di Assessore comunale, pur non essendo delegato all’Acquedotto, tra gli altri, produsse un atto amministrativo dove venivano indicati tutti i punti necessari per uscire, un passo alla volta, dall’emergenza.
Se solo la metà di quei punti fossero stati realizzati oggi non ci troveremmo in questa ridicola, triste e miserevole condizione.
➡️ Di seguito l’atto amministrativo che fu posto al Sindaco come lettera aperta (rigorosamente protocollata e quindi tracciabile), come sempre, diffusa a mezzo stampa e social per informare tutti i cittadini: