«La mascherina protegge ma se io attraverso la strada e sono da solo e intorno a me non c’è nessuno diventa un provvedimento difficilmente comprensibile.
La mascherina deve essere usata e usata anche all’aperto. Non credo però nelle misure restrittive, perché faccio fatica a credere che si possano fare delle multe ai ragazzi all’uscita di scuola. Ci si deve provare, certo.
È necessario capire meglio cosa sta succedendo. Perché noi siamo stati senza mascherina per tutta l’estate con assembramenti anche importanti e i casi non sono aumentati moltissimo.
La mascherina deve essere indossata anche all’aperto quando ci sono varie altre persone in vicinanza. Mentre che uno debba metterla mentre passeggia da solo, o sale in montagna in cordata singola, allora questa è abbastanza un’assurdità che la gente percepisce come ridicola» e quindi rifiuta». (Citazione #AndreaCrisanti, virologo, docente di Microbiologia all’università di Padova).
Gli fa eco #MassimoGalli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai 3. Considerando l’andamento «preoccupante» dei nuovi casi di Covid-19 in Italia, lo specialista ha detto di ritenere «inevitabili» nuove restrizioni. Tuttavia, ha puntualizzato, «bisogna che anche le regole abbiano le loro definizioni che rispettino una logica».
Relativamente alla mascherina e all’ipotesi di renderla obbligatoria all’aperto in tutto il Paese, dunque, per Galli «la gente all’aperto la deve avere a disposizione e metterla nel momento in cui incontra altra gente». «Questa è una disposizione logica, l’altra» di doverla mettere anche quando si è soli «è una disposizione illogica e la gente la rifiuta».