A seguito dell’ufficializzazione, a mezzo stampa, della lista del Partito Democratico alle prossime elezioni provinciali ho ritenuto non solo opportuno ma mio dovere prendere una posizione pubblica a riguardo.
In questi mesi ho evitato accuratamente di prendere parte a qualsiasi “rissa”, mediatica e non, innescata dalle varie “bande” che attualmente hanno in ostaggio il PD sia a livello locale che nazionale, per cercare di mostrare un’alternativa possibile attraverso il lavoro quotidiano e le tante iniziative messe in campo. Un lavoro portato avanti, al fianco di tante donne e uomini, che nella maggior parte dei casi lontano dai riflettori hanno contribuito, rinunciando spesso a parte del loro tempo libero, al miglioramento delle condizioni della propria comunità.
Ebbene, aver appreso dai giornali la lista alle provinciali del Partito, del quale sono militante e dirigente dalla sua nascita senza che quest’ultima fosse state discussa ed approvata in nessuno degli organismi preposti è qualcosa che mi ha profondamente indignato e offeso.
Se avessi voluto far parte di un partito o di un movimento che assume decisioni verticistiche attraverso degli organismi nominati dal capo di turno mi sarei iscritto al PDL o al movimento di Grillo e della Casaleggio associati s.r.l.
Mi sarebbe piaciuto confrontarmi nel metodo della composizione della lista oltre che nel merito del programma che avrebbe dovuta animarla, magari nella direzione provinciale della quale faccio parte oppure nell’Assemblea del Partito di cui sono componente di diritto in quanto facente parte dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico. Purtroppo nessuno di questi organismi, che non mi risultano essere stati sciolti almeno ufficialmente, sono stati convocati per determinare tali scelte.
Sono stato quindi costretto ad affidare il mio pensiero ai media, non avendo potuto esercitare il diritto di dire quanto esposto nelle sedi opportune.
Sento di essermi guadagnato il diritto di poter dire queste cose in quanto eletto democraticamente due volte di seguito Segretario della Sezione “E. Berlinguer” di Serino, essere stato indicato dalla base democratica della mia comunità prima a ricoprire il ruolo di candidato Consigliere Comunale e poi di Assessore quando, tra l’altro, nessuno statuto e regolamento prevedeva la convocazione dell’Assemblea democratica per la mia designazione in Giunta.
Pertanto, per la prima volta nella mia vita, sono costretto ad annunciare, mio malgrado, la mia non partecipazione ad una competizione elettorale per la quale ho diritto di voto.
Avellino, 07/11/2016 Marcello Rocco
Assessore al Comune di Serino
Assemblea nazionale PD