Riflettevo sul fatto che ogni giorno vedo persone che, sui social network, si lamentano del fatto che i gesti di generosità sono troppo pochi. Le esclamazioni più comuni sono le seguenti:
– I politici dovrebbero elargire le loro indennità per l’emergenza coronavirus;
– il Vaticano e la chiesa cattolica dovrebbero donare ancora di più per l’emergenza coronavirus;
– i calciatori e gli sportivi dovrebbero rinunciare completamente ai loro stipendi e non soltanto al 70% dei loro compensi, come hanno fatto in diversi, per via del coronavirus;
– i comitati festa e le associazioni che organizzano eventi dovrebbero destinare gli incassi futuri e magari anche quelli passati per l’emergenza coronavirus;
– le farmacie dovrebbero regalare le mascherine ed il gel igienizzante…;
– Fedez e Chiara Ferragni hanno donato oltre 4 milioni di euro per l’emergenza coronavirus ma visto che guadagnano cifre astronomiche avrebbero dovuto dare molto di più in beneficenza;
– ecc, ecc ecc…

Ovviamente il tratto distintivo che accomuna tutte queste generossime persone (esclusivamente con i soldi degli altri!) è la peculiarità che, in 99 casi su 100, costoro non sono disposti a donare neanche una zeppola al vicino di casa e quando vedono qualcuno in difficoltà girano, sempre e comunque, lo sguardo dall’altra parte esclamando che: “…hanno già i loro problemi e quindi non tocca a loro occuparsene..” (ho riportato la versione breve e depurata dalle volgarità)!

Concludendo: “A parlà è art’ legg'”
(Parlare è un’arte facile)! #AveteRottoGliZebedei

Marcello Rocco – marcellorocco.it