In merito al duro scambio di vedute, a colpi di circolari ministeriali e ordinanze regionali, tra Ministero dell’Interno e Regione Campania voglio esprimere la mia opinione.
Fino al 14 Aprile, come fatto fin’ora, non scenderò neanche sotto casa.
Nel mio piccolo, in queste settimane, ho cercato di dare l’esempio e di essere consequenziale rispetto a quanto dicevo, anche quando ero in disaccordo con alcuni provvedimenti, nonostante avessi la possibilità di uscire ogni qual volta ne avvertivo il bisogno tipo per andare al Comune in quanto Consigliere comunale.
Dal 15 Aprile in poi però farò tutto quello che è in mio potere, per quanto poco, per fare pressing su tutte le Istituzioni con lo scopo di ricominciare ad avere, gradualmente, la nostra LIBERTÀ!
Fra il rischio di contrarre il coronavirus e morire tra le mura domestiche non ho alcun dubbio tra cosa scegliere.
C’è la necessità di individuare un “exit strategy” che possa permetterci di tornare, un passo alla volta, alle nostre vite non solo per evitare ulteriori contraccolpi al nostro stato di salute psicofisico ma per arginare il collasso economico al quale stiamo andando incontro che porterà ad avere morti, povertà ed ulteriore degrado sociale.

Ci rendiamo conto che tutti i pagamenti sono stati sospesi (rimandati!) e non annullati?!?

Rientro tra i fortunati ma questo non mi impedisce di vedere, con estrema preoccupazione e tristezza, i tanti che invece vivono in condizioni precarie o di forte difficoltà.
A costoro cosa gli diciamo?!? Che il Governo/Comune per qualche settimana gli “regalerà” la spesa per poi lasciarli in balia di loro stessi quando avranno perso TUTTO?!?

Non dico di abbassare la guardia e nemmeno di sottovalutare i rischi del contagio, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, ma non possiamo pensare di continuare ad essere reclusi per un tempo indefinito.
Sarebbe il caso di pensare a cambiare abitudini, rispetto al passato, rispettando le indicazioni che ci sono state date in queste settimane come l’utilizzo di mascherine ecc
Non possiamo pensare però di tenere chiuse le attività, le fabbriche, le aziende ecc per un lasso di tempo indeterminato o che viene cambiato di settimana in settimana se non addirittura di giorno in giorno.
Pertanto penso sia più fattibile convivere con il virus, per quanto difficile, fino a quando non sarà individuato il vaccino (gli scienziati dicono che ci vogliono 8/12 mesi) piuttosto che vivere agli arresti domiciliari, con i vicini che magari ti scrutano come un criminale se metti piede fuori di casa e con il rischio di essere multato o arrestato se si ha l’ardire d’andare a trovare la fidanzata, un familiare o un amico a pochi km di distanza.
Per quanto mi riguarda peggio della morte è pensare di continuare a “vivere” in questo modo!

“La vita senza libertà, è come un corpo senza lo spirito.” (Citazione Khalil Gibran)

Marcello Rocco – marcellorocco.it

COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA VINCENZO DE LUCA DEL 01/04/2020: